Come valutare gli interventi di risparmio energetico

Quali sono gli interventi di risparmio energetico più vantaggiosi? Dove conviene intervenire per rientrare dell’investimento nel minor tempo possibile grazie a consistenti risparmi economici?

Ogni volta che ci troviamo a voler investire i nostri risparmi siamo colti da una sorta di paura dovuta all’insicurezza di non scegliere la soluzione migliore. Generalmente, investire nell’efficienza energetica dell’abitazione di proprietà è sempre vantaggioso in quanto, oltre ad ottenere degli immediati risparmi economici ed un maggiore comfort, l’immobile acquista di valore e può essere collocato meglio sul mercato. Tuttavia, tra i numerosi interventi di efficienza energetica che si possono adottare in un’abitazione, vi sono casi che si ripagano in pochi mesi ed altri per cui occorrono decine di anni.

La sostituzione dei serramenti, ad esempio, è uno degli interventi meno vantaggiosi dal punto di vista economico (tempo di ritorno di circa 20 anni), nonostante sia stato uno dei più diffusi in passato. L’aspetto maggiormente positivo di tale intervento riguarda, pertanto, l’isolamento acustico e l’eliminazione dei fastidiosi spifferi piuttosto che il risparmio energetico ed economico.

La sostituzione di un vecchio generatore di calore a metano con una moderna caldaia a condensazione risulta invece un intervento decisamente più vantaggioso (per una normale abitazione il costo di installazione è compreso tra i 1.500 e  i 2.500 euro se non si interviene sul sistema di distribuzione ed emissione) con risparmi immediati compresi tra il 10 e il 20%. L’intervento risulta tanto più vantaggioso quanto più risulta utilizzato l’immobile (non ha senso investire particolari risorse su una seconda casa) ed il tempo di ritorno è compreso tra i 5 e 10 anni. Tuttavia, dal momento che la condensa acida dei fumi risulta corrosiva., questo intervento necessita di una canna fumaria in materiale plastico o in acciaio inox, con possibile aumento dei costi.

Se invece si risiede in una zona con temperature invernali miti e scarsa umidità, la scelta può sicuramente ricadere su una pompa di calore, che presenta costi installazione decisamente più elevati, ma consente di coprire con un unico intervento anche il fabbisogno estivo di raffrescamento. In questo caso, visto l’elevato costo dell’energia elettrica, conviene puntare su modelli con una elevata efficienza. In ogni caso, la pompa di calore risulta un’ottima soluzione per coprire il fabbisogno termico nelle mezze stagioni, soprattutto se abbinata ad un impianto fotovoltaico che in estate consente di condizionare a costo zero.

Sia la caldaia a condensazione che la pompa di calore raggiungono maggiori efficienze lavorando a basse temperature (40-60°C anziché i 70-80°C degli impianti tradizionali), pertanto risulta conveniente abbinare tali soluzioni ad una riduzione del fabbisogno termico dell’edificio. In presenza di una soffitta non isolata, ad esempio, diventa molto conveniente l’isolamento del sottotetto con uno strato di 10-15 cm di polistirene espanso estruso (XPS). Tale intervento, un po’ come mettere il coperchio su una pentola, permette di non disperdere il calore verso l’alto ed ha un tempo di ritorno generalmente inferiore ai 5 anni. Quest’ultimo risulta, inoltre, un intervento facilmente realizzabile in modalità “fai da te”.

Tutti gli interventi elencati possono beneficiare di detrazioni fiscali o altre tipologie di agevolazioni, aumentando la convenienza economica.

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