Prosumer
Tra i tanti aspetti della nostra vita che la digitalizzazione sta cambiando e promette di trasformare radicalmente non si può trascurare il modo in cui produrremo e consumeremo energia in un futuro ormai prossimo. Una delle più importanti rivoluzioni che il mondo dell’energia ha intrapreso è infatti incentrato sulla nuova concezione di produzione e consumo, da sempre considerati processi ben distinti e assegnati a soggetti differenti.
Tale cambio di paradigma è perfettamente sintetizzato dal concetto di prosumer, ovvero quel soggetto che è contemporaneamente produttore (producer) e consumatore (consumer),
Il prosumer riflette il passaggio da consumatori passivi di energia generata su larga scala in impianti centralizzati a utenti attivi, in grado di autoprodurre in maniera distribuita una quota di energia. Grazie al decrescente costo degli impianti in grado di sfruttare le energie rinnovabili – primi fra tutti il fotovoltaico, ma anche il micro eolico ed idroelettrico – ogni utente della rete elettrica è oggi in grado di partecipare e collaborare attivamente al mercato elettrico, autoconsumando, cedendo le eccedenze o prelevato dalla rete l’energia necessaria a soddisfare il proprio fabbisogno.
Può sembrare fantascienza, ma è talmente reale che anche le istituzioni europee non solo hanno preso atto di queste possibilità, ma hanno deciso di promuoverle. Tra i punti dell’accordo raggiunto a giugno 2018, Parlamento Europeo, Commissione Europea e Consiglio Europeo hanno convenuto sul garantire il diritto per tutti i cittadini europei di “produrre, consumare, immagazzinare e vendere l’energia rinnovabile autoprodotta, senza essere per questo soggetti a sanzioni fiscali o oneri burocratici eccessivi”.
Per maggiori informazioni, gli emendamenti alla direttiva rinnovabili (dal 177 al 196) che sanciscono questo diritto sono stati discussi e approvati nel corso del 2018 dalle varie istituzioni europee, nell’ambito del pacchetto Clean Energy for All Europeans. Il testo finale della nuova direttiva rinnovabili è stato definitivamente approvato dall’assemblea plenaria del Parlamento Europeo, nel novembre 2018.
